CASARTIGIANI LOMBARDIA COMUNICA

Lombardia World Summit, l’intervento di Mauro Sangalli

Giovedì 23 e venerdì 24 novembre scorsi , si è tenuta la prima edizione del “Lombardia World Summit 2023”, evento di rilievo sulle sfide del futuro con le quali si dovrà confrontare la Lombardia a livello europeo e mondiale, in uno scenario in rapida evoluzione, che la vede non solo motore economico del Paese ma protagonista nel panorama economico internazionale. La due giorni ha affrontato temi attuali ponendosi l’obiettivo di diventare un appuntamento fisso con cadenza biennale. Nella giornata del 23 novembre si sono tenuti 10 tavoli tematici tra cui il tavolo “Attività economiche, internazionalizzazione delle imprese e attrazione degli investimenti” guidato dall’assessore allo sviluppo economico, Guido Guidesi, e dall’assessore al bilancio, Marco Alparone. Tra gli invitati al tavolo era presente, Mauro Sangalli in qualità di coordinatore generale della Casartigiani Lombardia. «Nell’attuale scenario di grande incertezza politica ed economica - ha detto Sangalli - assumono grande importanza iniziative che permettono di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per reagire con rapidità a questa situazione difficile. È necessario mettere in campo attività che valorizzano e promuovono l’offerta territoriale regionale, puntando su due aspetti in modo particolare: quello del capitale umano e della semplificazione amministrativa. Sul primo si dovrà lavorare per la sua valorizzazione attraverso la mobilità internazionale ed intersettoriale delle risorse umane. Si dovrà investire su progetti di ricerca sviluppati congiuntamente da più istituzioni del territorio, con una forte valenza internazionale e che abbiano un rilevante impatto sul tessuto imprenditoriale del territorio». «Sul secondo aspetto - prosegue - è fondamentale e strategico prevedere uno strumento di interlocuzione che possa agevolare e semplificare le imprese interessate a investire in Lombardia superando le tante complicazioni amministrative tipicamente italiane che ostacolano gli investimenti nel nostro Paese più della pressione fiscale» (fonte Il Cittadino di Lodi)