Le proposte del mondo dell’artigianato e del commercio per migliorare l’adesione al concordato preventivo biennale

CASARTIGIANI e le altre principali Organizzazioni dell’artigianato, del commercio e delle Piccole imprese _ hanno inviato in queste ore o al Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, e al Presidente della Commissione degli esperti per gli ISA, Cristiano Cannarsa una lettera contenente alcune ipotesi di lavoro finalizzate a migliorare l’istituto del concordato preventivo biennale, al fine di aumentarne il livello di adesione da parte delle imprese italiane per il prossimo biennio (2025/2026). Tra le proposte avanzate quella di garantire maggiore stabilità normativa ed interpretativa all’istituto, evitando per la scadenza della prossima adesione “stravolgimenti” normativi e limitando le modifiche alla sola “manutenzione” delle criticità sorte e rimaste insolute, e quella di semplificare le modalità di adesione prevedendo a regime che l’opzione possa essere espressa all’interno del modello dichiarativo al fine di evitare l’invio di un apposito flusso telematico unicamente per comunicare l’adesione medesima. Soluzione questa che comporterebbe indubbi vantaggi per le imprese e i loro intermediari fiscali nonché per l’Amministrazione Le Confederazioni hanno poi avanzato alcune ipotesi di interventi correttivi che rappresenterebbero una “mera manutenzione” dell’istituto. Fra queste, al fine di non vanificare le politiche messe in campo dal Governo a sostegno dell’occupazione, l’inclusione della maxi-deduzione del costo del lavoro incrementale fra le rettifiche ammesse e la possibilità di evitare la decadenza dal concordato conseguente al mancato pagamento delle somme dovute a seguito della attività di controllo ex art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973, se le somme stesse sono versate a seguito di avviso bonario.



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