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ARTFIDI LOMBARDIA: BILANCIO 2023 IN POSITIVO PER CONTINUARE AD AFFIANCARE LE AZIENDE ASSOCIATE


Il 2023 chiude con un utile superiore ad Euro 300.000.00, valevole a rafforzare il Total Capital Ratio al 30,27% (limite minimo previsto 6%) ed il volume delle attività finanziarie a Euro 211 milioni (limite minimo previsto Euro 150 milioni). Le richieste di finanziamento ammontano a Euro 127 milioni ed il patrimonio netto è stimato in Euro 17,3 mln. Numeri che consentono di guardare con rinnovata fiducia al 2024, anno del Cinquantesimo di Fondazione della nostra compagine, da percorrere a fianco delle Imprese associate orientandole nei meandri finanziari dell’accesso al credito. Per informazioni 030/2428244 | info@artfidi.it | www.artfidi.it

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Ccnl tessile moda chimica ceramica artigianato Le organizzazioni di categoria: stupore per la decisione dei sindacati di interrompere le trattative


CNA, Confartigianato, Casartigiani e Claai registrano con sorpresa la volontà, espressa in un comunicato sindacale unitario da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, di interrompere le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro artigiano Area Tessile Moda, Calzaturiero, Occhialeria, Chimica Ceramica, Pulitintolavanderia e delle aziende artigiane dei settori della Chimica, Gomma, Plastica, Vetro e Ceramica. Si tratta di un importante comparto di Area che riguarda circa 25mila imprese e 150mila lavoratori. L’iniziativa del sindacato giunge, peraltro, nella fase finale di un negoziato dove le Rappresentanze delle imprese artigiane avevano, con grande senso di responsabilità, fatto alle controparti un’importante offerta economica per l’adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori artigiani in linea con gli indici economici legati all’inflazione e all’andamento dei settori interessati, come previsto dalle vigenti regole interconfederali in materia di modello contrattuale sottoscritte con Cgil, Cisl, Uil. Questo nonostante lo stato di crisi in cui i settori versano, e che recentemente è stato riconosciuto anche dal ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’apertura di un tavolo di confronto politico, nell’ambito del quale è stato evidenziato come la situazione attuale sia, in particolare per il comparto Tessile Moda, molto critica a causa del calo degli ordinativi, della produzione e degli utili, che sta determinando, tra l’altro, un sempre più massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali. Si è trattato di una interruzione ingiustificata del negoziato rispetto alla quale le nostre Confederazioni auspicano una rapida ripresa del confronto per ricomporre la vertenza e avviare, nel segno dell’equilibrio, una nuova stagione per il rilancio dei settori interessati che rappresentano comparti strategici per il Made in Italy e l’economia del nostro Paese.

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