CASARTIGIANI LOMBARDIA COMUNICA

Consiglio dei Ministri: via libera alla nota di aggiornamento al Def

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), che rivede e integra quella deliberata lo scorso 28 settembre, rimodulando le previsioni macroeconomiche e tendenziali di finanza pubblica ed elaborando anche lo scenario programmatico per il triennio 2023-2025. Nella Nota di aggiornamento, a quanto si apprende, l’entità della manovra netta 2023 viene stimata pari a circa 21 miliardi e sarà destinata interamente al contrasto del caro energia.Il deficit/Pil programmatico per il 2022 è fissato al 5,6%, a fronte di una stima tendenziale al 5,1%. Per il 2023 il deficit/Pil scenderà al 4,5%, per poi attestarsi al 3,7% nel 2024 e al 3% nel 2025. La politica di bilancio per il 2023 proseguirà nel solco degli interventi finora adottati per limitare quanto più possibile l’impatto dell’elevata inflazione sui bilanci delle famiglie, in particolare quelle più bisognose, e salvaguardare la competitività del tessuto imprenditoriale nazionale, che potrebbe risentire anche dei corposi interventi adottati da altri Stati membri dell’Unione Europea. In particolare, si prevede il rinnovo per i primi mesi del 2023 delle misure relative ai crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia e gas, al contenimento degli oneri generali di sistema per le utenze di energia elettrica e gas, al taglio al 5 per cento dell’IVA sui consumi di gas e alla proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati. Sono inoltre allo studio altre misure che riguardano l’estensione della soglia di ricavi e compensi che consente ai soggetti titolari di partita IVA di aderire al regime forfetario e un regime sostitutivo opzionale (cd “flat tax incrementale”) per i contribuenti titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfetario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni di imposta precedenti. Completeranno il pacchetto delle misure tributarie interventi di “tregua fiscale” che saranno un utile sostegno alla liquidità nell’attuale contesto di crisi energetica e tensioni inflazionistiche. Per quanto riguarda il “Superbonus 110%”, nella NADEF sono stati valutati rilevanti maggiori oneri per alcuni bonus edilizi previsti a legislazione vigente rispetto a quanto era stato stimato in sede di adozione delle agevolazioni. L’incremento, rilevato sulla base delle informazioni al 1 settembre u.s., segnala in particolare uno scostamento complessivo di quasi 38 mld€ sull’intero periodo di previsione della misura.